DARE LORO FIDUCIA E’ FONDAMENTALE NELL’APPRENDIMENTO SECONDO UNO STUDIO DELL’UNIVERSITA’ DI MELBOURNE
La fiducia in se stessi, direttamente correlata alla fiducia che diamo loro, è uno degli elementi che aiuta maggiormente il cervello ad apprendere. Ce lo racconta un’interessante ricerca di John Hattey dell”Università australiana . Il ricercatore l’ha studiata a fondo la questione e dettagliatamente , ha addirittura isolato 252 elementi calcolando per ciascuno di essi l’incidenza negativa o positiva per l’apprendimento . ( https://visible-learning.org/hattie-ranking-influences-effect-sizes-learning-achievement/ )
Una ricerca che offre diversi spunti di riflessione a chi dentro la scuola cerca sempre strade piu’ efficaci per accompagnare bambini e bambine nella crescita e nell’apprendimento.
E’ interessantissimo che il primo elemento risulti essere l’esempio di cooperazione che diamo come gruppo di lavoro. Fantastico ! pare proprio che il cervello per sprigionare il massimo del suo potenziale debba collaborare e l’esempio che diamo loro è un fattore assai motivante per permettere ad alunni ed alunne di assaggiare le virtu’ del lavoro cooperativo. Spetta a noi declinare questa informazione in pratiche educative che ne tengano conto.
Sicuramente puo’ giovare alla causa porsi istituzionalmente questo scopo e sperimentare pratiche che facciano al caso nostro . Al nostro Asilo nel Bosco il gruppo di lavoro si incontra una volta a settimana e una volta al mese lo scopo è proprio quello di creare un gruppo empatico. Nella nostra progettazione vengono decisamente privilegiati i lavori di gruppo e ne teniamo conto anche nella valutazione come suggerisce saggiamente il genetista e neuroscienziato dell’Università di Barcellona, David Bueno.
Il secondo è proprio la fiducia, la neuroeducazione ci sta dicendo chiaramente che non dare loro fiducia è insensato e dannoso. Insensato perchè tutti i cervelli pur nella loro meravigliosa diversità hanno un potenziale e una plasticità incredibili. Non esiste chi non è portato per questa o quella materia, ognuno di loro se motivato puo’ riuscire.
Anche la biologia attraverso gli studi di Humberto Maturana, docente di Harvard, ce lo dice chiaramente : i bambini, tutti, sono esseri autopoietici. Questo significa che hanno in potenza tutte le risorse che servono per autorealizzarsi in maniera virtuosa. Quello di cui c’è bisogno è di un ambiente umano intorno che sappia far emergere questo tesoro.
Se un bambino fallisce non sta fallendo lui ma l’ambiente intorno a lui, ed è bene cominciare a ripensare la scuola partendo da questo assunto fondamentale e già che ci siamo rivalutare alcune esperienze fondamentali di cui a livello neuroscientifico e non solo, si reclama maggiore attenzione : l’arte, il gioco, il movimento, l’educazione emozionale.
Tutte queste esperienze sono spesso messe ai margini e questo non fa proprio bene al nostro cervello, ma ne parleremo diffusamente nei prossimi articoli
di Paolo Mai
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