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VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, la manipolazione delle parole

VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, la manipolazione delle parole

“In lingua Guarani’ la parola Ne’è significa parola ma anche anima. Gli indigeni guaranì pensano che coloro che mentono e abusano della parola stiano tradendo la loro anima ” così racconta il maestro Galeano in uno dei suoi tanti brevi illuminanti racconti.

Spesso mi affliggo nel vedere come nei nostri tempi la parola data non abbia molto valore. Credo che questo sia un chiaro segno del degrado morale che affligge troppe persone. Nella società dell’apparenza, di una socialità superficiale si ha forse l’idea che non rispettare la parola data tutto sommato non puo’ recarci molto danno. Curiamo ciò che può essere visto di noi da uno sguardo veloce e distante e cosi’ ci imbellettiamo, giriamo con macchine lucide e nascondiamo dietro falsi sorrisi cio’ che veramente sentiamo.Abbiamo paura di mostrare le nostre debolezze, le nostre lacrime perchè socialmente sconsigliato.

Piangete vi prego e fatelo davanti ai vostri figli. Non abbiate paura di mostrare le vostre debolezze saranno per loro una guida importante e conduce tutti noi alla felicità.

Pensiamo forse che guastata una relazione se ne possano creare altre con persone diverse e così proseguiamo per la nostra strada non prendendoci cura di alcune virtù fondamentali per il benessere: l’onestà, l’altruismo e la benevolenza per esempio.

E la nostra coscienza dove la mettiamo ? E’ lei che ci permettere di camminare a testa alta, di guardarci allo specchio di poter raccontare tutto di noi ai nostri figli. Curarsi della propria coscienza richiede virtù e coraggio, il coraggio di andare spesso controcorrente e di non spaventarsi di fronte alle salite. Curare la coscienza è difficile e spesso doloroso e non si ride solo. Si soffre, si vacilla si affrontano le tempeste ma la guida è saggia e la barra dritta per chi ha la forza di seguirla.

La bussola che orienta le nostre scelte è spesso la ragione, una ragione invadente che travalica le sue funzioni sostituendosi spesso al cuore che anch’esso ha una funzione fondamentale che spesso trascuriamo. La ragione ci indica ciò che pare opportuno fare in vista di utilità immediate e convenienze individuali, ma siamo sicuri che la felicità percorra tali sentieri?

Il cuore è un disgraziato perchè ci mostra sempre strade in salita ma è onesto e ci vuole bene e allora ci indica ciò che è giusto fare.

E questa per me, per Harvard e altri enti di ricerca scientifica ma pure per Platone, Epicuro Seneca e diversi altri esimi colleghi è la strada che conduce alla felicità.

Saro’ felice di approfondire questo tema che mi appassiona da tempo in altri articoli del blog in questo invece vorrei focalizzarmi su cio’ che un amico che stimo molto, Francesco Bernabei, mi raccontava ieri mentre passeggiando sulla spiaggia dissertavamo di sogni, filosofia e diritto.

Mi raccontava il buon Francesco che secondo il diritto romano arcaico la frase ” Verba volant, scripta manent” aveva un significato totalmente diverso da quello che siamo soliti darle oggi. I latini infatti intendevano che la parola è cosi’ importante che vola alto mentre cio’ che necessità di essere scritto per avere valore è terra terra.

E’ facile dedurre che cio’ che ci frega ancora una volta sono l’eccessiva razionalità e le relazioni basate non sulla fiducia ma sulla diffidenza.

Voliamo bassi amici ed amiche e allora ci pare normale accettare solamente cio’ che è quantificabile e misurabile trascurando il nostro immenso potere di sentire le cose attraverso il cuore e le virtu’. Pensate a quanto tempo, quanto lavoro sprechiamo per mantenere vivo un sistema basato sulla diffidenza.

Se stamo a fa fregà !

Curare le virtu’ è un processo lungo, ascoltare il cuore costa fatica e allora nell’attesa cominciamo col dare il giusto significato ai detti e alle parole.

“Studium” significa ,si, applicarsi ma anche meravigliarsi e appassionarsi.

“Scholè” significa ozio, tempo libero, magari da dedicare a ciò che ci appassiona.

“Ripetere”non significa ridire ciò che ha detto un altro ma domandare piu’ volte.

“Aula”deriva dal greco aulè che significa luogo libero, arioso.

Ecco cominciamo dall’educazione e facciamolo col CORaggio tipico delle persone virtuose.

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