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L’educazione dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo globale della personalità.

L’educazione dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo globale della personalità.

‘ Lo sviluppo delle competenze emotive attraverso l’educazione socio-emotiva contribuisce a migliorare il rendimento scolastico”

Rafel Bisquerra Alzina, docente dell’Università di Barcellona e dell’Accademia della Pedagogia viva, autore di oltre 20 libri sull’educazione emozionale, in un recente convegno in Messico ha sottolineato che: “Lo sviluppo della competenza emotiva attraverso l’educazione socio-emotiva contribuisce a migliorare il rendimento scolastico”.

Riguardo all’importanza di questo tema nella formazione di bambini e adolescenti, l’accademico ha spiegato che: “Contribuisce in modo significativo alla prevenzione di problemi di salute mentale come ansia, stress, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo, nati”.

“Contribuisce anche alla prevenzione della violenza; Solo per questo ne varrebbe la pena. Contribuisce alla prevenzione dell’uso di droghe, comportamenti a rischio, ideazione suicidaria, suicidio, ecc. Ma soprattutto contribuisce allo sviluppo e alla consapevolezza del benessere”, ha aggiunto Bisquerra.

Per quanto riguarda la formazione iniziale degli insegnanti in educazione emotiva, il presidente del RIEEB (Red Internacional Educacion Emocional y Bienestar ) ha sostenuto che l’educazione dovrebbe concentrarsi sullo sviluppo globale della personalità. In questo sviluppo, l’acquisizione della conoscenza è molto importante, ma non è sufficiente”.

«Dobbiamo sviluppare anche la dimensione sociale, emotiva, morale, etica, integrale, insomma. Ciò che vogliamo è formare le persone nella loro integrità e ciò che vogliamo è formare le persone in modo che possano vivere e convivere in pace, in democrazia e costruendo il benessere generale”, ha affermato.

Rafael ama dire che lo scopo dell’Educazione dovrebbe essere non quello ” di aiutarli affinchè diventino i migliori del mondo” ma quello” di aiutarli affinchè diventino i miglior per il mondo”. Il docente maiorchino è fermamente convinto che per insegnare ad amare è necessario che un bambino si senta amato e per questo con la RIEEB si prodiga affinchè si comprenda l’importanza di rispondere ai bisogni emotivi dei bambini, in primis l’amore, la cura e le attenzioni ma anche i limiti e la necessità di essere valorizzati per quel che sono e non per quello che si vorrebbe che fossero

Rafael sarà presto in Italia, il 10 febbraio, per un seminario dal titolo ”Come l’educazione emozionale può prevenire la violenza e costruire un percorso di pace e benessere” . Per info e dettagli : https://accademiapedagogiaviva.com/eventi-apv/trasformando-leducazione-rivoluzione-gentile-in-corso/

 

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