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FUORI DALLA CAVERNA SARA’ PIENO DI BAMBINI

FUORI DALLA CAVERNA SARA’ PIENO DI BAMBINI

La caverna è un luogo accettabile.

C’è aria per respirare, si mangia e si beve senza misura.

E’ pieno de gente, tutti parlano e parlano ma senza darsi troppa confidenza.

Ma il bello della caverna è che nessuno se lamenta, almeno davanti agli altri.

Nessuno lo fa e non c’è cosa piu’ rassicurante che accodarsi a quel silenzio.

Fino a quando  lo fanno tutti non c’è motivo de cambià.

Non è bene farsi domande meglio distrarsi e dimenticare.

Sto bene ? sto male ? non c’è tempo per queste distrazioni, ripeti quel che fan tutti e ridi quando puoi.

Se ride poco nella caverna, al massimo di indossa una maschera col sorriso stampato mentre il cuore piange perché non ascoltato. Lui ce prova ad incutere coraggio ma per gli abitanti della caverna ogni rischio è da evitare.

Niente grilli pe la testa, tieniti il Tavernello che del Barol non c’è certezza.

Troppo Tavernello , nessuno lo dice,  fa male al fegato ma mejo non rischià’, nun se sa mai.

Quel matto de Platone che passava il tempo  a immaginare città ideali , da tempo immemore grida al mondo di avere coraggio, di uscire dalla caverna e mettersi a cercare e ci racconta de un matto che uscito dal buio ha trovato la luce e la bellezza.

Non fu facile per quel folle il tragitto, tutti a osteggiarlo perché fuori dal comune, perché curioso e col cuore parlante. Fu deriso, preso per pazzo ma quando senti il profumo della bellezza hai una marcia in piu’ e allora non ti dai pena per quel coro di solisti.

Spogliatevi e partite, uscite fuori e guardatevi dentro, rallentate e interrogatevi .

Uscire dalla caverna significa innanzitutto fare ciò che è giusto e non quel che conviene. Significa sognare forte e fare degli ostacoli un’energia, significa amarsi e voler amare.

Vuol dire cancellare dal vocabolario la parola impossibile e seguire, semplicemente, quella salita, senza l’ambizione di dover arrivare in cima. Si va perché è giusto, punto!

E nel viaggio, stai sicuro, incontrerai degli esseri speciali chiamati bambini.

Tutti nei loro discorsi si preoccupano di loro , vogliono educarli e spiegargli la vita.

Loro, nel frattempo ,te la spiegano ma pochi hanno la saggezza di ascoltarli.

Ti dicono che se una cosa non ti piace non la devi fa’,

che oggi c’è, ieri è andato via e domani chissà .

Ti spiegano che i simili so compagni de gioco e che la guerra fa piange,

non vogliono cose ma tempo, sanno trattare con la tristezza e sono sinceri con la rabbia,

ci insegnano la spensieratezza,

vivono leggeri perché sanno che la felicità , vale piu’ dell’orgoglio  e non si interessa di quel che pensano gli altri.

Hanno il cuore grande e la testa piccola e forse è questo il segreto della gioia di vivere.

Noi, piccoli adulti continuiamo a voler spiegare loro la vita mentre nel frattempo, lei se ne va.

Io ormai sono fuori con e come loro e ve lo consiglio proprio !

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