LA VERITA’ SUI VACCINI
Le scorciatoie sono una tentazione irresistibile per noi esseri umani.
Vogliamo il meglio ma senza faticare.
Ci affidiamo volentieri al supereroe di turno con l’auspicio che sia lui a spianarci la strada.
Non importa se sia affidabile o no, quello che cerchiamo è una strada senza fatica e se questa strategia non ci conduce alla meta almeno avremo qualcuno o qualcosa di esterno a noi con cui prendercela.
E così nel nostro amato stivale si assiste ormai da tempo ad un coro tanto inutile quanto fastidioso di lamentele.
Il mondo della scuola non poteva essere esente da questa pratica diffusa assai.
La ministra è un disgraziata e non c’ha manco la laurea, la dirigente prende un sacco di soldi e non fa niente, la maestra timbra solo il cartellino, al bidello nun je va de fa niente, quella mamma è una pazza e quel papà è proprio assente.
In un contesto del genere i bambini non hanno voce in capitolo e lo spettacolo cui assistono è un pessimo esempio di relazioni umane.
I dardi scagliati a destra e a manca da questo e da quello producono come unico risultato una scuola che non si evolve. Qualcuno sostiene che sia ancora ferma al modello prussiano del 1760, anno in cui gli essere umani inaugurarono la prima scuola pubblica, gratuita e obbligatoria. E a guardare bene questa lettura non è proprio peregrina. Ancora oggi si tessono le lodi del bambino obbediente proprio come veniva fatto nel XVIII secolo allorquando la scuola aveva lo scopo piu’ o meno dichiarato di formare, non degli esseri umani virtuosi che si autorealizzassero, ma dei soldati.
Colpa dei ministri ?
Beh , diciamo che almeno gli ultimi non hanno collaborato molto al miglioramento della scuola e sicuramente sono stati un po’ pigri, basti pensare che l’ultima legge organica sulla scuola risale non proprio a tempi recenti ( dicembre del 1975).
Colpa dei dirigenti ?
Beh negare che tra di loro vi sia qualcuno animato solo dall’egoistico desiderio di far carriera a dispetto di tutto e tutti sarebbe uno schiaffo alla verità.
E il corpo docente ?
Sarebbe bene innanzitutto non definirlo corpo poichè il corpo ci da l’idea di un qualcosa che si muove insieme mentre noi spesso non resistiamo alla tentazione di chiuderci nella nostra aula preoccupandoci di fare non tanto cio’ che è giusto e utile per i bambini ma cio’ che ci chiedono di fare. Per esempio seguire un programma che non esiste o fare una programmazione rigida a Settembre come se nel fare la stessa non dovessimo tenere conto di quelle che sono le individualità di ciascuno dei pargoli che ci affidano e che spesso a Settembre neanche conosciamo. Come fossimo dei giudici di una gara di tuffi alziamo spesso le palette con i voti, appiccicando etichette con estrema facilità.
Le famiglie poi….. corrono di qua e di la’ , non dedicano tempo e attenzioni ai piccoli e sembrano proprio essere felici di delegare l’educazione dei propri figli a qualcun altro.
Chi è senza colpa scagli la prima pietra, diceva qualcuno e di pietre in questa storia dovrebbero girarne proprio poche.
Forse avremo bisogno di qualche secolo o forse in un attimo avremo la forza di cambiare il paradigma educativo e fare della scuola un posto bello dove i bambini vanno volentieri e apprendono felicemente.
Nessuno lo puo’ sapere !
Quello che so io è che in realtà la strada è piu’ semplice di quel che si pensa, quasi una strada breve, una scorciatoia mi verrebbe da dire.
Sarebbe sufficiente cambiare la direzione di quell’indice sempre pronto a criticare gli altri e volgerlo verso noi stessi .
Si vabbè il ministro o la ministra (non ho ancora capito come chiamarla ) non è un’illuminata. ma Io ?
Lungi da me difenderla, sono uno abbastanza scettico verso chi esercita il potere di questi tempi. Non essendo politicamente corretto non faccio fatica a dire che molti dei politici nostrani sono per me dei burattini manovrati dal potere economico e finanziario ma cambia qualcosa se critico anche severamente il ministro ?
No, non cambia una beneamata minchia direbbe un’amica conosciuta al seminario di Niscemi.
Aspettarci che sia la politica a cambiare la scuola sarebbe come aspettarsi che a Roma l’autobus passi puntuale.
Se c’è qualcuno che trae beneficio ( o almeno crede ) da una scuola e da una società che non si evolve costui o meglio costoro sono quelli che detengono il potere poichè non c’è migliore garanzia che non cambi lo status quo che una società civile e una scuola immobili.
Bene se vogliamo vivere di illusioni invadiamo pure il ministero e programmiamo un viaggio contando sulla puntualità dei mezzi Atac.
L’alternativa è capire che tutti noi siamo colpevoli quando qualcosa nella società non va nella direzione giusta e che l’unica strada che abbiamo e spesso essa si presenta come una faticosa salita, è quella di migliorare noi stessi, di farsi sempre la domanda ” e io cosa potevo fare di meglio ? ”
O anche e forse meglio capire che noi stessi siamo i reali artefici di cio’ che accade nella società, nel bene e nel male.
In pochi lo dicono ma abbiamo un grande potere in mano. Il potere di cambiare la scuola e pure il mondo.
La scuola non va ? Bene organizziamoci a partire da un’onesta autocritica e da una nuova maniera di costruire le relazioni. Sostituiamo la diffidenza con la fiducia, l’astio verso gli altri in atti d’amore.
La dirigente è vittima come lo sono le maestre e le famiglie, impariamo a comprendere questo concetto fondamentale. Non cadiamo nella trappola di alzare muri di fronte ad altre persone che con noi condividono la scuola e non solo.
Fanno Minchiate ?
Questo è sicuro ma è solo attraverso il perdono e l’abbraccio che di minchiate ne faremo sempre di meno. E’solo attraverso l’umiltà che possiamo riconoscere i nostri errori e solo quelli possiamo correggere, non certo quelli degli altri.
La strada è breve e passa attraverso il miglioramento di noi stessi. Solo persone virtuose possono creare relazioni e modelli virtuosi.
Quindi per favore volgete il dito nella giusta direzione e ringrazio l’amico Christian Mancini per questo grande insegnamento e sopratutto già che si stiamo ,rimettiamo al centro della scuola la parola virtù.
Raccontiamo ai bambini storie di persone virtuose e cerchiamo di esserlo anche noi perchè un medico disonesto , un falegname pigro o un maestro ciarlatano valgono poco e i bambini, che valgono tanto ,non si meritano questo inganno.
Questo è il dono più prezioso che possiamo fare loro.
Ah la verità sui vaccini non la so proprio e in generale posseggo proprio poche verità e certezze, ma fare scherzi mi piace proprio e mi pareva che l’argomento fosse ugualmente importante , allora v’ho ingannato (con voi adulti è un vizio meno grave)
Penso proprio che una riflessione sul potere che ha una comunità quando sceglie la strada delle virtu’ e dell’amore sia importante quanto la questione sui vaccini e adottando una strategia di marketing un po’ scorretta spero di non avervi messo di cattivo umore, io comunque vi vorro’ bene.
Perdonatemi se potete non riesco a non fare scherzi me piace troppo.
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